L'antica parrocchia
di San Cristoforo si è trasformata continuamente: è stata per quasi dieci anni una locanda dall'atmosfera familiare dedicata alla cucina popolare, poi un luogo di ospitalità informale e autogestita, ora rimane un luogo speciale di cui ci consideriamo i custodi. La chiesa, oggetto di un innovativo progetto di restauro archeologico grazie dell'artista Fabio Iemmi è uno spazio di grande suggestione che merita una visita.
Ci troviamo
nell'entroterra di Passignano sul Trasimeno, sul poggio che chiamavano “delle rose” per l’abbondanza di rosa canina, ma che il manoscritto del pievano ci racconta essere stato Colle Sant'Angelo.
La prima menzione della Chiesa di San Cristoforo nella documentazione scritta si ha nel 1136, già nel 1500 San Cristoforo era la sede parrocchiale della valle di Pian di Marte e sul Poggio vennero costruite all’inizio del Settecento la chiesa nuova, ora sconsacrata, la canonica e via via gli altri edifici che costituiscono il complesso: la casa colonica, l’essiccatoio per il tabacco e gli annessi agricoli.
Il progetto "Pian di Marte e le sue genti"
è in atto una complessa ricerca sulle tombe presenti nella Pieve, tra medicina, storia e antropologia, con il coinvolgimento di istituti universitari e della locale Soprintendenza. Ci fa da guida il manoscritto del pievano, un raro documento di oltre cento pagine che dalla metà del XIX secolo ci restituisce un vivido racconto, che ci proponiamo di ripubblicare.